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Una simpatica novella che ci ricorda che anche nel ‘400 c’erano persone che perdevano interi patrimoni con il gioco d’azzardo..
DETTO DI ZUCCARO
Una volta io e Zuccaro, che fu il più ameno degli uomini, passammo per una città, e giungemmo a un luogo dove si celebravano sponsali.
Era la domani del giorno che la sposa era entrata nella casa, e noi ci fermammo qualche poco di tempo per assistere alla danza degli uomini e delle donne. Allora Zuccaro disse ridendo: «Costoro hanno consumato il matrimonio, io il patrimonio consumai da lungo tempo». E disse cosa amena di se stesso, ché aveva già venduti i beni di suo padre e tutto il patrimonio suo per dissiparlo alla tavola del gioco.
Facetiae – 1436/1448