Documenti Storici Vino e Soldati – Francesco Sforza Tempo di lettura: < 1 minutoFrancesco Sforza dice al referendario e al tesoriere di Parma di non dare, come all’opposto aveva precedentemente promesso a Francesco da Tiano e ai suoi fanti, vini, ma si dica che tale divieto proviene dal tesoriere generale che impone non si possa dare vino se “non ve lo scrive”. 1451 marzo 5, Milano. 209v Referendario et thesaurario Parme. Advenga che heri, per una altra nostra, ve scrivissimo che a Francisco de Tiano nostro conestabile, quale havimo mandato là, dovesti dare vino per uno mese per luy et per tutti li soy fanti, quali ha me- nati là, tamen per questa dicemo che nostra intencione è et così volimo che vuy non gli daghati per modo alcuno il dicto vino, dicendo al dicto Francisco che, licet nuy ve habiamo scripto gli daghati questo vino, vuy non gli lo posseti dare, se lo nostro texaurero generale non ve lo scrive, certificandovi che como havimo dicto, non volimo che l’habia; ma questo gli dicati per modo ch’el non para proceda da noy né che noy vene habbiamo scripto cosa alcuna, ma che vuy non lo posseti fare per li ordini ve ha dato dicto nostro thexaurero generale. Mediolani, v marcii 1451. Cichus. Missive Sforzesche – Archivio di Stato , Milano Mi piace:Mi piace Caricamento... Share This Previous ArticleGaleazzo Maria Sforza a Firenze Next ArticleMotti - Principe di Taranto 17/03/2014