Tempo di lettura: 3 minutiQuesta battaglia nasce da una serie di fati storici di metà ‘400 quando le forze di Venezia e Firenze si sono ritrovate più volte a scontrarsi con Milano per evitare la presa di Genova da parte di questi ultimi.
Lo scenario vede contrapposti due eserciti da 600 punti suddivisi in VENEZIA-FIRENZE contro MILANO-NAPOLI , lo scopo è quello di ottenere la ritirata degli avversari eliminando almeno un comando entro i primi 5 turni , in caso contrario vince l’esercito che ha portato oltre il fiume più punti-basetta.
LE FORZE IN CAMPO
MILANO VDT 24/12
1 CP- FAMIGLIA DUCALE
2 CP- Condottieri and Elmetti
3 FP – Militia foot
3 CL – Mounted Crossbowmen
2 S – Militia crossbowmen
2 T – Mercenary crossbowmen
SC DISCRETA
COMANDANTE DISCRETO
NAPOLI VDT 23/12
1 CL- Neapolitan Men at Arms
2 CP- Condottieri and Elmetti
2 FP – Militia foot
1 FP – Guardia
2 CL- Turks
1 S – Militia crossbowmen
1 S – Archers
1 T – Mercenary crossbowmen
1 ART -Light artillery
SC SCARSA
COMANDANTE DISCRETO 20
VENEZIA VDT 24/12
3 CP- Condottieri and Elmetti
3 FP – Militia foot
3 CL – Stradiots
2 S – Militia crossbowmen
2 S – Handgunners
1 ART – Heavy Artillery
SC DISCRETA
COMANDANTE SCARSO
FIRENZE VDT 25/13
2 CP- Condottieri and Elmetti
4 FP – Militia foot
2 FP – Pikemen
1 CL – Mounted Crossbowmen
1 CL- Ungheresi
1 S – Militia crossbowmen
2 T – English Longbowmen
1 SC DISCRETA
1 COMANDANTE SCARSO
Fiume in secca, attraversabile nei guadi senza disordine, fuori dai guadi con disordine, se le unità con il movimento non riescono ad attraversare completamente il fiume si fermano prima.
La Battaglia ha visto il largo fronte delle truppe Veneto-Fiorentine scontrarsi contro i due fronti delle truppe Milano-Aragonesi , dopo una serie di scambi di cortesie tra schermagliatori e artiglierie si sono visti i primi grossi movimenti.
Sul suo lato il milanese ha spostato le truppe verso il fiume, trovando però un forte sbarramento causato dal Fiorentino che con la sua CL ha bloccato più volte l’attraversamento, mentre con la CP del Duca di Montefeltro ha cercato di sfondare puntando all’artiglieria.
Più attendista la tattica Napoletana (il cui Comando era veramente penoso in INIZIATIVA), portando i suoi arcieri e tiratoi in zona boschiva per bloccare l’assalto dei Veneziani appoggiati dai forti arcieri T fiorentini.
La svolta si è avuta sul lato milanese quando il Fiorentino è riuscito a bloccare il nemico sul guado pur perdendo un unità di CP.
L’attacco alle artiglierie veniva bloccato dalla Famiglia Ducale che sbaragliava il nemico ma nel caos spingeva le sue truppe di FP nel mezzo del fiume finendo lui stesso vittima dei tiratori nemici.
Sul lato napoletano dopo un fitto scambio di verrette la CP Veneziana attraversava il fiume ma si trovava bloccata da uno scontro con i Balestrieri Napoletani T che pur sfavoriti riuscivano a metter in empasse il nemico favorendo così l’arrivo della GUARDIA, bloccata però dai T stessi.
Nel frattempo si attivava l’impetuosa CL Napoletana che andava a sfondare le linee nemiche trascinandosi verso il fiume.
Con questo scenario si aveva però il collasso del lato milanese che perdendo di forza andava però a sfondare le linee nemiche andando però ad impattare sulle FP del nemico , comando perso , battaglia all’alleanza Venezia-Firenze.
L’onore delle armi agli avversari che pur perdendo avevano tutta la partita aperta sul lato napoletano e dimostrato valore e audacia con le CP milanesi.
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