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Un censore a Roma vedendo un omo d’arme esser grassissimo lui e aver il cavallo magrissimo il dimandò qual fosse la cagione di questa differenzia.
Lui rispose:
Io me attendo a mi stesso, ma il famiglio attende al cavallo.
Per queste parole fu privato de la milizia e toltogli il cavallo.
Motti e Facezie del XV°