Vino Trebbiano nelle novelle del Sacchetti- Eugenio Larosa
Il Trecentonovelle è una raccolta di novelle scritte dallo scrittore italiano Franco Sacchetti. Queste novelle, ambientate principalmente a Firenze, costituiscono una preziosa fonte storica, soprattutto per le scienze sociali. Attraverso una descrizione della società bassomedievale, l’autore ci offre una serie di elementi che sono indispensabili per analizzare gli usi e i costumi dell’epoca.
Nonostante Sacchetti scriva le sue novelle nell’ultimo decennio del XIV secolo, credo che molte di esse possano essere utilizzate anche per interpretare gli usi e i costumi del secolo successivo, soprattutto per quanto riguarda la vita popolare.
In una delle novelle, facciamo la scoperta di un vino molto amato nelle osterie dell’epoca: il Trebbiano.
“Costui essendo buono bevitore e visitando volentieri le taverne dove i buon vini si vendeano, vendendosi una mattina uno buon trebbiano a una taverna in Firenze, luogo che si chiama al Fico, e questo Scolaio andandovi a bere egli e uno Guido Colombi e Bianco di Bonsi, essendo mesciuto una terzeruola e avendo ciascuno i bicchieri in mano, e specchiando gli occhi loro nel vetro e in quello trebbiano che era buono e chiaro, di color d’oro, e Scolaio, guatando nel bicchiere, comincia a dire:
– O lavoratori, benedetti siate voi che lavorate queste vigne e maledetto sia chi mai vi pose estimo, ché le vostre mani si vorrebbono imbalsimare! E se voi non fosse, che vino potremmo noi mai bere? … E non si ved’egli che durano tutto l’anno fatica per noi quelli che governano queste vigne?
Non ne béono per loro, e tutto cio che fanno, fanno per noi.
Se voi non mi credeste, sappiate chi lavoro queste vigne: voi troverrete che béono aceto annacquato …”
Tutta la novella su WIKISOURCE : Novella CLXXVI
Questo vitigno viene inoltre ricordato anche da Pietro de Crescenzi, (ca.1233-1320) nel suo Ruralia Commoda, trattato utilizzato fino al XVIII secolo come punto di riferimento per l’agronomia.
L’immagine di questo articolo è ripreso appunto da una sua edizione in latino ristampata da Peter Drach ( -1504) intorno al 1490. (St. John’s College Library, R.scam.2.19, f. Giiiiv-Gvr.).
Vino Trebbiano nelle novelle del Sacchetti – articolo di Eugenio Larosa aggiornato 2023/06/07