Ronin 28mm miniature – Eugenio Larosa
Nell’antico Giappone feudale, i rōnin erano samurai senza padrone, liberi di vagare e, in alcuni casi, senza legami familiari o clan. Quando il loro leale signore periva o perdeva fiducia in loro, questi guerrieri cadevano in disgrazia e intraprendevano una vita da vagabondi. Seguendo il codice d’onore noto come bushido, un samurai in queste circostanze era obbligato a compiere il seppuku (o harakiri), un rituale di suicidio che aveva lo scopo di riconquistare l’onore perduto.
L’abbandono di tali principi portava alla condizione di rōnin, un samurai privo di onore e dignità. I ronin ricoprivano un ruolo ambivalente: da un lato, erano guerrieri erranti disposti a mettere le loro spade al servizio di chiunque potesse pagarli. Talvolta si riunivano in gruppi per seminare il caos nei villaggi, saccheggiandoli o prendendone il controllo. D’altro canto, pur facendo ancora parte dell’alta casta dei samurai, i ronin potevano mettere a disposizione le loro abilità per il bene del popolo. Insegnavano arti marziali e tattiche di guerra, offrivano servizi come guardie del corpo (yōjinbō) o difendevano i villaggi dagli attacchi esterni.
Se un samurai uccideva un ronin, non doveva temere ritorsioni, poiché i ronin non erano legati a nessuno. Questo li rendeva facili prede per i samurai più potenti, che spesso provavano anche disprezzo per questi guerrieri erranti.
Queste figure in scala 28mm sono prodotte da Bridge Miniatures e realizzate in metallo.
Le miniature dipinte rappresentano vari Ronin con differenti armamenti.
La maggior parte delle miniature è composta da due o più parti, consentendo pose più dinamiche e realistiche per ciascuna figura.