gurone e il funerale del catelano
Passavano per le terre di Romagna certi homini d’arme Catelani de Napoli, de quali ne morì uno chiamato Don Lupo; e però presono ostello per sepellirlo, e secondo il luogo gli fecero honore.
Il Capitano loro volle, che Gurone il Piovano predicasse al corpo secondo il costume nella morte de nobili cavalieri.
Montato adunque in pergamo Gurone disse:
«per comandamento del Capitano, e per sodisfacione di questi nobili huomini dirò quattro parole ; temete Dio et osservate i suoi comandamenti, e si vuol dire qual cosa del morto, quando egli ha lasciato qualche buona fama di se al mondo.»
Predicava forte il Piovano «Sono quattri animali intra gli altri, ch’hanno queste proprietà: che uno è buono vivo e non morto, che è l’asino. L‘altro è buono vivo e morto, che è il bue. Il terzo è buono morto, e non vivo, che è il porco. Il quarto non è buono ne vivo ne morto , et questo è il lupo. Costui hebbe nome Lupo, e fu Catelano, io non so che bene me ne possa dire, e perciò tacerò .»
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