Gurone e la Duchessa di Milano
Gurone invitato alla Corte di Milano aveva fatto uno scherzo alla Duchessa, che non gl’era piaciuto, ond’ella si deliberò castigarlo, e chiamate parecchie donzelle, disse loro che pigliassino un buon bastone in mano per una, e quando venisse Gurone lo bastonassino molto bene, che non si lasciassino avviluppare con le sue ciance; tutte risposeno che farebbero il debito senza rispetto alcuno.
Allora Madama mandò per lui, il quale subito venuto come vedde i bastoni in mano alle donne, avvisandosi quel ch’era, disse;
«io so che mi volete dare, ma prima vi chiedo una grazia, che lasciate cominciare a quella che io ho baciata più volte, e chi è maggior puttana di voi, quella sia la prima a darmi».
Cominciarono allora tutte a guardarsi in viso, dicendo «io non fui mai puttana» intanto Gurone discostatosi, saltò fuori di camera e andossi con Dio senza busse.
La Duchessa riprese assai le Damigelle, ma esse rispondevano che non erano state mai puttane e che non avrebbono mai cominciato a dargli.
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