Articoli e Appunti Personali Armatura AVANT – questa popolare sconosciuta Tempo di lettura: 3 minutiArmatura AVANT – Eugenio Larosa Nel corso degli anni, diversi armaioli si sono vantati di aver riprodotto l’armatura conosciuta come AVANT, o per essere più precisi, CHURBURG20. Tuttavia, fino ad oggi non ho avuto l’opportunità di visionare nulla che potesse effettivamente assomigliare all’originale. Pertanto, mi permetto di ricostruire la storia di questa armatura, che è stata menzionata da molti, ma in realtà è conosciuta da pochi. È importante sottolineare che questa armatura è considerata, a livello museale, artistico e tecnico, come il più antico esempio di armatura integra o SANA del XV secolo che sia giunto fino ai nostri giorni. La provenienza Il pezzo proviene dalla collezione privata del Castello di Churburg (Coira Sluderno) , tra i più grandiosi e meglio conservati castelli dell’Alto Adige, di proprietà della Famiglia Trapp . Il pezzo, catalogato come CH20, fu acquistato all’inizio del 20° secolo dal magnate americano Randolph Hearst, venduto poi dallo stesso all’armatore scozzese Robert Lyons Scott che l’acquistò per la propria collezione privata. Alla morte di Lyons Scott nel 1939, parte della sua vasta collezione privata, comprendente l’armatura, venne donata alla città di Glasgow. Attualmente la collezione R.L.SCOTT è parte integrante delle collezioni presenti presso il Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow e l’armatura è in mostra presso l’ala dedicata all’arte italiana. La storia Il pezzo è databile in un periodo compreso tra il 1440 e il 1450, opera delle Officine dei fratelli Corio, il cui marchio è presente su diverse pezze, importante famiglia di armaioli milanesi che grazie alla loro bravura raggiunsero il rango di patrizio. Mi permetto di parlare di officina in quanto all’interno di questa lavoravano diversi artigiani noti per la produzione di pezzi presenti in altre collezioni. Proprio Bellino Corio negli anni di realizzazione di questo pezzo risulta socio di Tommaso detto Missaglia da Ello per “il traffico delle armature in Milano e nelle parti del Meridione” . Altri marchi sono dei fratelli Giovanni (petto e schiena), Ambrogio (falde), Bellino (braccia) e Dioniso (spallacci), mentre le gambe riportano i marchi di Giovanni da Garavalle. Il nome di questa armatura nasce dalle incisioni realizzate con la tecnica del pointillé, che recano la scritta “AVANT” che sono presenti sullo scollo scatolare del petto. A differenza di molti altri pezzi presenti in diverse collezioni per lo più utilizzati per la “GIOSTRA” in questo caso siamo al cospetto di un’armatura da GUERRA appartenuta alla famiglia VON MATSCH signori del castello di Churburg e della vallata circostante. Perfetto esempio di arte armoraria italiana è ammirata per i suoi volumi e le perfette linee, modello precursore di quei canoni che porteranno l’arte armoraria italiana a diventare il punto di riferimento per l’eccellenza durante tutto il XV secolo . Un pò di dati tecnici La composizione pesa in totale 26kg, mancano i fiancali, la manopola sinistra (quella presente è una replica) e lo spallaccio destro (forse perso durante uno scontro*) . Gli spessori misurati durante un’intervento di restauro, sono i seguenti : Manopole 1-1.8 mm Cannone del Braccio 1.1-1.9 mm (media 1.3 mm) Antibraccio 1.1-1.5 mm (media 1.4 mm) Schinieri 1-1.5 mm Petto 2.3-3.2 mm , la parte centrale è in media 2.8 mm L’elmo, anche questo proveniente dalla collezione Trapp (catalogato come CHT57), è un pezzo più tardo e non appartenente alla composizione originale. Si tratta di una barbuta a T dell’armaiolo Provasio di Milano ed è databile intorno al 1470. Si suppone che l’elmo originale sia custodito presso la Royal Armouries di Leeds. Foto Andreas Muscat Note *ipotesi del Dott. Tobias Capwell , curatore della collezione ARMS AND ARMOUR presso la WALLACE COLLECTION di Londra Bibliografia L.G.Boccia, E.T. Coelho, Mamoli S.p.A Milano : Arte dell’Armatura in Italia, fig.52 pag.119 L.G.Boccia, Francesco Rossi, Marco Morin, Electa Ed. : Armi e Armature Lombarde, pag.52 O.G.Trapp, Mario Scalini, Magnus Ed. : L’Armeria Trapp di Castel Coira, pag 69-73 Tobias Capwell, Graham Turner, The Real Fighting Stuff: Arms and Armour at Glasgow Museums, pag.26-29 Articolo pubblicato anche su https://famaleonis.com/armatura-avant.asp Mi piace:Mi piace Caricamento... Share This Previous ArticlePrincipesse estensi nel quattrocento e motti francesi Next ArticleMissaglia controversie sui marchi di fabbrica delle armature 09/08/2018