Questi estratti dalle cronache documentano come, a volte, a causa dell’inesperienza del Mastro Artigliere (chiamato anche Bombardiere o Artefice) nel calibrare correttamente la quantità di polvere, le bombarde potevano essere danneggiate compromettendo la solidità del metallo e causando occasionalmente esplosioni.
“Nel 1412 le Genti del Papa essendo venute a combattere Bologna con una Bombarda questa dopo che ebber tirato alcuni colpi si ruppe e dopo si ruppe l’altra Bombarda.”
Nel 1412, durante la battaglia di Bologna, le truppe papali utilizzarono una bombarda che si ruppe dopo alcuni colpi, seguita dalla rottura di un’altra bombarda.
“Nell Anno 1448 volendo Alfonso d Aragona assediare Piombino fece condurvi da Napoli bombarde di maravigliosa grandezza. Ma queste in breve tempo quasi tutte si ruppero e colpa ne fu data a la imperizia del loro Artefice.”
Nel 1448, Alfonso d’Aragona decise di assediare Piombino e fece trasportare da Napoli bombarde di “straordinarie dimensioni”. Tuttavia, in breve tempo, la maggior parte di queste bombarde si ruppe e la colpa venne attribuita all’incompetenza dell’Artefice che le aveva costruite.
“Nel 1459 avendo il Piccinino attaccato Castiglione la più grossa delle sue Bombarde al quinto colpo scoppiò in mille pezzi con uccisione di molte persone.”
Nel 1459, durante l’attacco di Castiglione da parte del Piccinino, la più grande delle sue bombarde esplose in mille pezzi al quinto colpo, causando la morte di molte persone.
Gli estratti delle cronache relative alle bombarde esplose possono essere trovati nei seguenti documenti:
Reg.Ital. volume XVIII, col.618/620
Facius de rebus gestis Alphonsi Regis lib IX
Reg.Ital. volume XX col. 151