Questa estate abbiamo provato il regolamento navale napoleonico della Osprey “FIGHTING SAIL”.
Anticipo subito che il regolamento è estremamente semplice e per questo suggerisco ai puristi del genere di evitarlo perché “poco realistico” mentre lo consiglio agli amici che vogliono sentirsi per un giorno capitano o addirittura commodoro.
Intanto diciamo che il manuale, in inglese, in puro stile OSPREY oltre che semplice da consultare grazie alla sua impaginazione e ai tanti disegni esplicativi è anche pieno di illustrazioni e immagini di battaglie storiche.
Come funziona
Il gioco si basa su 3 fasi consecutive che formano il TURNO.
Prima fase di INIZIATIVA si decreta chi ha la precedenza nelle successive fasi di MOVIMENTO (sailing) e FUOCO (cannon).
Il problema di questa tipologia di giochi è naturalmente la gestione del vento e del movimento che spesso sono complesse per il vento e piuttosto macchinose nei movimenti.
Cosa mi è piaciuto
In FIGHTING SAIL le regole relative a questi aspetto sono molto semplici e veloci da apprendere basando tutto su un template di movimento che trovate all’interno del manuale.
Vi consiglio di scansionarlo e ristamparlo su cartoncino, e sulla posizione della nave (andatura) rispetto al vento.
Per questo e altri aspetti la gestione delle fasi è piuttosto veloce e l’esito dei risultati si basa sulle caratteristiche delle navi lasciando ai dadi quella parte di casualità che esiste in ogni battaglia.
La prova
Noi abbiamo provato prima un paio di scontri uno contro uno e una volta “digerite” le regole abbiamo portato lo scontro a livello di piccole flotte.
Il numero di navi non complica il gioco, se non per la difficoltà di movimento negli spazi stretti, ma ovviamente ne allunga la durata, fate conto che con 4 navi per parte la battaglia dura poco meno di un’ora.
Il regolamento come detto permette di scegliere la nazionalità delle navi tra Gran Bretagna, Francia, Spagna, Stati Uniti d’America, Russia , Olanda a cui sono attribuite diverse tipologie di imbarcazioni con differenti punteggi, ah dimenticavo … abbiamo anche i pirati.
C’è la possibilità di utilizzare navi e personaggi famosi ma al momento non abbiamo mai utilizzato questo tipo di opzioni.
Per giocare abbiamo usato le imbarcazioni in carta plastificata di un vecchio gioco di carte PIRATES, una volta imbasettate con il cartoncino e sul tappeto “navale” rendono bene l’idea dello scontro.
Cosa non mi è piaciuto
L’unica parte del regolamento che non ci è piaciuta e su cui abbiamo applicato una house-rules è quella relativa all’abbordaggio che è troppo sbilanciata sulla casualità.
Giudizio Finale
Per tutto il resto questo regolamento mi è piaciuto, è un bel sistema di gioco che aiuta ad avvicinare i neofiti a questo tipo di giochi, la mancanza di complessità forse potrebbe stancare un giocatore più esperto ma basta aggiungere navi per complicarsi la vita.